“The magic riddle”
(The magic riddle)
VHS EDEN VIDEO
Codice VHS: EV – 010
BOX: Rigido Nero/Rosso
Casa di produzione del Film: Yoram Gross
Distributore della VHS: Eden Video, Edizioni Center TV S.r.l. – Via Achille Grandi 1, Rho (Milano)
Edizione: 1993
Versione: Vendita
Macrovision:
Si ringrazia Monica del sito Only Shojo per le scansioni che vedete.
Descrizione Contenuto:
“The magic riddle” è un film d’animazione al quale spetterebbe il premio per essere uno dei migliori prodotti trash a tema fiabesco che l’industria dell’animazione abbia mai realizzato. Tale opera nasce dal genio di Yoram Gross, di cui è decisamente più noto il koala Blinky Bill. Nella sequenza iniziale troviamo una nonna che vorrebbe raccontare una fiaba ai suoi nipoti, ma ogni volta che inizia un racconto finisce col fare confusione e introducendo in esso elementi di altre novelle. Compresa la sua difficoltà, rompe la quarta parete comunicando agli spettatori che avrebbe raccontato una fiaba a modo suo. Ciò è più chiaro nel doppiaggio inglese, dove la nonna dice
“I think I’d better start again. I don’t care what the other says, my fairytale begins this way”
ovvero
“Penso che dovrei rincominciare di nuovo. Non mi importa ciò che gli altri raccontano, la mia fiaba comincia così”.
Facciamo così la conoscenza di Cenerentola, detta Cindy, una ragazza maltrattata dalla sua matrigna (la “Vedova” per gli amici, Krusty il Clown per gli spettatori) e dalle sorellastre Berta e Wilma. A dire il vero, nel corso della storia quest’ultima si rivelerà essere un personaggio positivo. Krusty ha schiavizzato Cindy per tenerla occupata, così che non possa cercare il testamento del suo defunto nonno dove è scritto che è lei l’erede universale di tutti i suoi possedimenti, inclusa la fatiscente casa in cui vive la famiglia. Poi c’è Phillip, un avvenente vicino di casa che la befana vorrebbe far accasare con l’antipatica Berta ma che ha gli occhi solo per Cindy. Ci sono anche i sette nani, il brutto anatroccolo, i tre porcellini e Pinocchio. Manca solo l’orso nella Casa Blu. Oh andiamo, ditemi che anche voi lo ricordate?
Il doppiaggio italiano è stato eseguito dalla Pentaphone in collaborazione con la Cooperativa O.D.S., ancora attiva oggi, ed è stato diretto da Danilo Bruni, mentre i dialoghi vennero affidati a Claudio Borda. Ivana Antoniolli ha invece rivestito i panni di assistente al doppiaggio. Tra i tecnici del suono abbiamo Fabio Pizzinat e Marco Trivellato.
Le voci sono di:
- Lucia Valenti: la Vedova
- Sonia Mazza: Cenerentola
- Luigi Rosa: Phillip
- Rosalba Bongiovanni: Nonna
- Anna Radici: Wilma
- Paola Roman: Berta
- Danilo Bruni: Pinocchio
- Cesare Rasini: Nano
- Domenico Brioschi: Nano
- Roberto Accornero: Nano
- Massimo Giardini: Nano
- Beppe Gervasio: Nano
- Tommaso Lubrano: voce che canta la canzone nuziale
Il doppiaggio italiano è molto buono, gode di un ottimo adattamento e di un valido cast. Lucia Valenti è semplicemente perfetta nei panni della matrigna, ruolo che rivestì anche in diversi cartoni animati distribuiti in VHS dalla Stardust. Tuttavia, qualche sfumatura viene persa nei dialoghi rispetto alla versione australiana. Per esempio, nella scena del ballo in maschera ad un certo punto Pinocchio dice a Wilma che ha prestato le sue scarpe a Biancaneve, evitando così di nominare Cindy ed evitando allo stesso tempo di mentire. Altrimenti il suo naso si sarebbe allungato! Tutto ciò è più chiaro nel doppiaggio originale, dove viene specificato che Cindy è travestita da Biancaneve. Per far sì che fosse ancora più esplicito, c’è un’intera canzone di Phillip dedicata alla “Ragazza nel vestito da Biancaneve” (The girl in the Snow White dress). Nel doppiaggio italiano della canzone non viene mai menzionata Biancaneve.
Nella versione italiana manca un altro riferimento che in quella originale è esplicito: la canzone nunziale dice apertamente che si tratta del “matrimonio di Cenerentola”, mentre nell’adattamento nostrano non viene menzionato mai il vero nome di Cindy per tutta la narrazione della fiaba, anche se comunque lo si può leggere su una torta.
L’unica canzone che non è stata doppiata è quella dei titoli di coda, Ordinary Miracles, cantata da Julie Anthony.
Che dire su “The Magic Riddle“, film australiano del 1991 diretto da Yoram Gross. La storia è contraddittoria, alcuni aspetti della trama non hanno senso e il tutto calza perfettamente visto l’incipit della storia. Tutta questa confusione viene giustificata dalla poca memoria della nonnina che ci introduce al racconto. Il problema del film risiede nel fatto che è realizzato davvero al risparmio: molte scene sono ripetute, anche al rallentatore, per evitare di realizzare nuove animazioni. E si nota tantissimo! Se si sorvola su questo, “The Magic Riddle” resta tutto sommato un film godibilissimo per le famiglie.
Concludiamo mostrandovi lo sticker della videocassetta, gentilmente scansionato da Monica del sito Only Shojo, che ha acquisito anche l’immagine della fascetta.
Curiosità
Nell’edizione francese del film viene inspiegabilmente tagliata la canzone Sisters Sisters, mentre tutte le altre sono state doppiate. Probabilmente nessuno venne ritenuto adatto a doppiare la parte cantata delle sorellastre e decisero così di tagliare la scena, comunque non fondamentale ai fini della trama.
Dal trailer promozionale del film si comprende che inizialmente la trama prevista era leggermente diversa da quella che conosciamo. Ma non solo. Il design di alcuni personaggi differisce da quello finale, come i cani della vedova, i nani e Philip ed anche la casa, diventata fatiscente in un secondo momento. Alcune sequenze mostrate nel trailer vengono riciclate senza alcun ritegno nel film, creando delle incongruenze a livello visivo.
Nelle fascette delle videocassette italiane c’è un errore: si menziona Robin Hood, che non compare nel film. Quel Robin Hood era in realtà, nella locandina originale, Little Red Riding Hood ovvero Cappuccetto Rosso. Sullo sticker della prima edizione VHS manca Robin Hood, tagliato forse per motivi di spazio. Dubitiamo che si siano accorti dell’errore!
Esistono tre videocassette italiane: due sono ad opera della Eden Video, con copertina diversa l’una dall’altro (quella recensita è la prima edizione, nella foto sotto trovate la seconda). Esiste poi un’edizione cartonata della G.E.S., che utilizzava il master della VHS Eden e che riciclò lo stesso anche per un’edizione DVD distribuita nelle edicole. A partire dalla seconda VHS Eden il film venne ribattezzato “Fantasia Magica“.
In patria venne rilasciata l’intera colonna sonora su vinile , che personalmente troviamo davvero graziosa!
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