
“Qualcosa di sinistro sta per accadere”
(Something wicked this way comes)
Codice VHS: VI 4244
BOX: Nero in plastica morbida
Collana: Walt Disney Home Video
Distributore: Walt Disney Home Video – Via Hoepli 3, Milano
Ologramma argentato: Cinepresa (1988-1993)
Sticker VHS: Topolino Apprendista stregone (1986-1988)
Logo WD: Presente
Pubblicità iniziali: Assenti
Pubblicità finali: Fumetti Topolino
Intro:
Edizione: Ottobre 1988
Versione: Noleggio
Macrovision:
Descrizione Nastro:
“Qualcosa di sinistro sta per accadere” è un vero e proprio horror Disneyano. Prodotto nel 1983 e diretto da Jack Clayton, il lungometraggio trae la sua storia dal romanzo “Something wicked this way comes” di Ray Bradbury, noto da noi come “Il popolo dell’autunno“. Alla pellicola partecipano Vidal Peterson e Shawn Carson nei panni dei protagonisti Will e Jim. Il padre dei ragazzi è interpretato da Jason Robards, mentre Jonathan Pryce da il volto all’oscuro Mr. Dark.
La storia narrata è la seguente: un autunno di molti anni fa a Green Town cominciano ad accadere strani eventi in concomitanza con l’arrivo del Pandemonium Carnival, la fiera del signor Dark, un uomo oscuro di nome e di fatto! Persone che scompaiono, altre che ringiovaniscono, un’ala di mistero copre la città. E quando Jim e Will, i due piccoli protagonisti, vedranno troppo, Mr. Dark farà di tutto per eliminarli.
Riteniamo che questa pellicola può essere un primo approccio al cinema d’orrore per i più piccoli. Si tratta di un film per ragazzi, anche se ci sentiamo di consigliare la visione con la presenza di un adulto poiché ci sono alcune scene che forse sono un po’ forti per un bambino, verso la fine del film. E se soffrite di aracnofobia…beh… forse dovreste tapparvi gli occhi durante una scena!
Crediamo che questo film lo possano apprezzare anche tutti quelli che sono cresciuti con i film Disney degli anni ’80 e ’90.
Passiamo ora ad analizzare il nastro! Non vi sono pubblicità nella videocassetta, se non quella finale dedicata ai fumetti di Topolino. I messaggi antipirateria che precedono il film sono quelli con la testa di Topolino che scorre. L’immagine è stata modificata per adattarla agli schermi in 4:3: ne fanno le spese i lati destro e sinistro del film!
Il logo WD è onnipresente sullo schermo durante il lungometraggio e questa fu tra le prime VHS a sostituirlo al precedente logo CWD (Creazioni Walt Disney). I titoli di testa sono completamente in Inglese e viene aggiunto un fotogramma con la traduzione Italiana del titolo prima che il film cominci. Al suo termine comparono dei cartelli legati all’edizione Italiana. Gli stessi vennero usati anche per le trasmissioni Rai. Come potete leggere, l’edizione italiana venne curata nei dialoghi da Andrea De Leonardis, figlio del “Comandante” Roberto De Leonardis, storico adattatore dei Classici Disney. La direzione del doppiaggio fu invece affidata a Germana Dominici, nota attrice e doppiatrice. Ricordate la Tata Bentina nella serie di “Ducktales- Avventure di Paperi” del 1987? È proprio Germana a doppiarla.
Nel cartello successivo sono riportati soltanto i doppiatori di Jim (Ilaria Stagni), Will (Giovanni Baldini) e di suo padre (Giuseppe Rinaldi). Notare come il cognome del padre di Will, “Halloway”, venga erroneamente scritto senza una “a”.
Come tutte le videocassette Disney degli anni ’80 distribuite in Italia, il nastro è sprovvisto di dispositivo antiduplicazione.
Storia della VHS:
La videocassetta uscì nell’Ottobre del 1988 esclusivamente per il noleggio ed è la prima ed unica edizione Home Video del film realizzata in Italia. Non fu mai distribuita un’edizione per la vendita nel nostro paese. Poteva comunque capitare che qualche negoziante, specie se operava da grossista, ne ordinasse più copie e quelle in eccesso le destinava alla vendita. Era una pratica diffusa ai tempi delle VHS. Il box utilizzato era nero in plastica morbida e ad oggi abbiamo reperito sempre e solo la VHS con questo box. Se la vedeste con un box rigido fate attenzione che sia il box originale! Sin dalle origini, l’ologramma argentato accompagnava la fascetta della videocassetta, che fu una delle ultime ad utilizzare la grafica introdotta nel 1984.
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